𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐡𝐚 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐭𝐨 𝐬𝐮 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢, 𝐨𝐫𝐚 𝐞̀ 𝐞𝐯𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨: 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐑𝐢𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐬𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐬𝐭𝐨.
Le richieste di Milano-Sesto, comunicate nei giorni scorsi senza riferire i necessari dettagli, appaiono del tutto irricevibili: il bene del nostro territorio non passa da un aumento della cementificazione, da una riduzione dei benefici pubblici, dalla riduzione del parco urbano voluto e cruciale sin dall’inizio del percorso di riqualificazione delle Aree Falck come risarcimento ambientale per la città e non passa nemmeno da uno “sconto” sulle bonifiche ambientali.
Il Partito Democratico in sede di approvazione dell’ultimo PGT aveva denunciato 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 che si limitava in sostanza ad una presa d’atto ed all’affidamento all’iniziativa privata per lo sviluppo della città. Una scelta miope che si accompagna alla reazione del Sindaco che mostra il vuoto di visione per la Sesto del futuro.
Qualsiasi modifica del PII Falck avrebbe inoltre un impatto sugli altri PII aperti in città, per cui già non si vede nessun progresso e la sola ipotesi di variazione delle volumetrie non ne favorirà certo lo sviluppo. La preoccupazione è grande anche per il ritardo dei lavori per la realizzazione della Città della Ricerca e della Salute: la governance e con essa la responsabilità del ritardo è tutta in capo al centrodestra a partire dalla Regione, ma anche l’amministrazione comunale che non ha certo saputo contribuire all’avvio della costruzione di quello che, da moderno centro di ricerca e cura, da opportunità di miglioramento del servizio sanitario si sta trasformando in un’emergenza man mano che il tempo passa e le strutture sanitarie soffrono nelle vecchie sedi senza vedere sviluppi nel breve termine.
Il Sindaco di fronte a tutto questo disastro appare oggi 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 e, dopo aver improntato da otto anni la sua azione politica alla totale chiusura di ogni dialogo con l’opposizione e con le realtà presenti in città, propone un tavolo per condividere le scelte e la risposta ad una eventuale richiesta dell’operatore, che sa tanto di scaricabarile e che mina la residua credibilità nel far fronte e gestire le aspirazioni del proprietario delle aree.
Sappiamo bene quali sono le criticità da governare per la realizzazione di una Sesto migliore, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐏𝐈𝐈 𝐅𝐚𝐥𝐜𝐤 𝐥𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐢, 𝐧𝐨𝐧𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢 𝐯𝐨𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚, sappiamo che le criticità andavano governate e non lasciate alla gestione unilaterale della proprietà, sappiamo che il progetto ha una dimensione sovracomunale che richiedeva il dialogo istituzionale con la città Metropolitana di Milano, sappiamo che i progetti di queste dimensioni vanno accompagnati con impegno e costanza per smussare gli ostacoli che si trovano sul percorso, sappiamo che la profonda trasformazione della città richiedeva il coinvolgimento di chi la vive e di chi opera in essa, di cittadini organizzati in comitati e associazioni. Ora sappiamo quanto questa Amministrazione fosse carente e incapace di tutelare la nostra città.
𝐈𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞 𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞: la sede istituzionale deputata al confronto democratico tra maggioranza e opposizione sull’idea di città che abbiamo, sulle proposte per salvaguardare la qualità della vita dei sestesi. Li ci siamo e li aspettiamo il Sindaco.
Marco Tremolada,
Segretario PD Sesto San Giovanni.