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Lineamenti per le politiche culturali e associative a Sesto

Il principio e lo scopo

Quando si ragiona di cultura, il compito che un partito dovrebbe assumere è quello di intercettare le potenzialità che esistono su un territorio affinché le politiche pubbliche possano aiutare lo sviluppo di pratiche e iniziative che generino qualità e benessere sociale.

L’obiettivo della politica non è quello di dare una definizione accademica di cultura, ma creare le condizioni perché le energie associative e le realtà del settore presenti in un determinato territorio si diffondano stabilmente in esso, accrescano l’identità sociale di una comunità, generino opportunità di sviluppo d’idee e di economie. In altre parole, il compito della politica è progettare un sistema che aiuti a mantenere un luogo vitale contribuendo a farlo crescere dal punto di vista intellettuale.

Percorsi

Scegliamo la parola percorsi proprio per marcare l’idea di un cammino da intraprendere per giungere al risultato, un cammino che non nasce dal nulla ma muove dalle realtà e dai sistemi esistenti verso il futuro della città.

L’identità storica e culturale di Sesto è presente ancora oggi e non può essere certamente dissolta in una radicale e irrispettosa trasformazione. Tuttavia, non si deve correre il rischio di cadere nella “trappola della memoria”, volta semplicemente alla perpetuazione del passato industriale senza ancoraggio con le necessità culturali e sociali del tempo presente.

Ecco allora che la seconda grande riconversione urbana fornisce l’opportunità di creare laboratori e sperimentazioni per la definizione di una nuova identità, anche multidimensionale, che possa magari essere accolta all’interno delle grandi cattedrali di un tempo, le fabbriche. Valori moderni che albergano sotto tetti antichi. E’ possibile indirizzare le politiche culturali verso questa sperimentazione? Ecco quindi una prima domanda che possiamo porci per il nostro lavoro.

Sesto San Giovanni non sarà più una semplice città della provincia, ma un polo della nascente Città Metropolitana e come tale potrà attingere e fornire idee, pratiche, progetti e manifestazioni dal territorio della grande Milano, in un rapporto di proficuo e paritario scambio reciproco che necessita però di una visione comune sulle linee d’intervento di crescita culturale di tutta l’area.

Si presenta quindi in modo evidente la necessità di costruire reti di collaborazione tra i territori affiché l’unione di più forze possa rendere i progetti culturali sostenibili, pluralisti, attrattivi, aumentando non solo la qualità della vita ma anche il valore intrinseco di ciascuna realtà inserita in questo processo. Inoltre, la definizione di reti culturali può contribuire alla circolazione delle “buone pratiche” già esistenti, rendendo il sistema non solo più efficiente ma anche consapevole e omogeneo.

Sul nostro territorio operano da anni molte esperienze, nate soprattutto grazie alle associazioni, che hanno contribuito e contribuiscono a mantenere Sesto una città vitale. Oggi la progressiva ristrutturazione della finanza locale non consente alle istituzioni pubbliche di aiutare direttamente e in modo sostanziono queste realtà, così come avveniva in passato. I vincoli posso trasformarsi però in opportunità laddove creano le condizioni per ripensare le prassi, i metodi e le relazioni.

Sentiamo quindi, come partito, di poter fornire uno spazio per teorizzare e sperimentare un modello di gestione e progettazione congiunta della vita pubblica e delle politiche culturali, che inserisca le forze associative nella programmazione dell’attività urbana in cambio di energie e risorse che non possono più essere direttamente fornite. Potrà di conseguenza verificarsi una felice condizione in cui la società civile contribuisce – in modo partecipato – alla pianificazione della vita cittadina, consolidando le istituzioni, rafforzando la coesione sociale e accrescendo l’identità e il senso di appartenenza della gente alla propria città. Sappiamo che il passo è molto ambizioso, ma è giusto porsi grandi traguardi, anche solo per raggiungere risultati più piccoli ma parimenti importanti generati proprio dallo slancio creativo.

Cultura vuol dire anche cultura politica. Uno dei percorsi che il partito intende intraprendere è quello di contribuire al dibattito sui fondamenti della democrazia, i suoi principi e valori, in coerenza con le sfide della modernità, la necessità di promuovere una classe dirigente consapevole, definire e attualizzare i cardini del pensiero socialdemocratico e liberale l’indomani di un cambiamento significativo della società che li ha preconizzati.

I lavori del gruppo seguiranno dunque i percorsi delineati ma sapranno e saranno certamente chiamati a modificarli, migliorarli ed integrarli con le esigenze e le opportunità che durante il cammino nasceranno, anche in collaborazione con gli altri gruppi di lavoro. La vita di una città è fatta di osmosi tra le sue realtà e vicende; la politica deve saper cogliere in pieno questa necessità adattativa per svolgere al meglio il suo compito di mediazione.

La conferenza programmatica della primavera del 2015 rappresenta la prima, importante tappa di approdo di questi percorsi ma i lavori del gruppo continueranno anche oltre, per rispettare la dinamica di Sesto e restare sempre al passo con le evoluzioni della cultura e della società.

Federico Maisenti

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Il punto di partenza del gruppo sullo sport

Premessa

Negli ultimi anni è emersa la necessità di sviluppare nuovi modelli di gestione sostenibile degli impianti e delle attività sportive. Secondo noi, deve però sempre rimanere responsabilità della politica identificare le esigenze primarie dei cittadini, anticiparle e cercare di soddisfarle al meglio. Il Forum analizzerà alcuni temi i legati allo sport, rispetto ai quali definire obiettivi e orientamenti di politica sportiva, collaborando con gli altri forum e con istituzioni e associazioni di Sesto San Giovanni e della città metropolitana.

Socializzazione e integrazione

Lo sport favorisce nuove conoscenze, dialogo, sviluppo della fiducia reciproca e solidarietà. In una società multietnica possono emergere problematiche legate alle diverse tradizioni e culture religiose. Dobbiamo sforzarci di trasformarle da occasioni di frizione a spunti di arricchimento collettivo.

Sport e disabilità

Dall’architettura degli impianti alle modalità di organizzazione delle attività sportive, fino all’introduzione di nuove discipline ad hoc, è nostro impegno consentire anche a tutte le persone diversamente abili di praticare sport e attività motorie.

Sport e anziani

È ormai appurato che la mancanza di movimento è concausa di diverse patologie nelle persone non più giovani. La pratica di attività sportive e motorie è necessaria anche per favorire processi di riabilitazione.

Rapporto con la scuola

Lo sport e il movimento sono necessari per il miglioramento dell’efficienza fisica e cognitiva e per l’acquisizione di competenze sociali nei bambini. I tradizionali programmi di scienze motorie e sportive svolti a scuola non possono essere sufficienti, ma vanno integrati con altre attività o svolti in modo diverso, anche in collaborazione con enti esterni agli istituti scolastici. Il Coni è impegnato a promuovere una nuova declinazione dell’educazione fisica all’interno delle scuole. Analizziamo come questo approccio può essere promosso sul nostro territorio.

Riccardo Cervelli

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Il percorso del gruppo di lavoro sull’integrazione

Il forum sulle Politiche dell’Integrazione ha già iniziato a lavorare mappando le comunità straniere presenti sul nostro territorio e iniziando a proporre alcune iniziative utili a favorire l’integrazione tra i cittadini sestesi e quelli provenienti dagli altri Paesi.

Le tematiche e le problematiche legate ad un percorso delicato e non sempre facile come quello dell’integrazione tra persone con cultura, religione ed abitudini diverse sono molteplici e non omogenee, pertanto il forum si è riproposto di focalizzare alcune tematiche che si ritengono prioritarie e di lavorare su queste al fine di poter offrire all’Amministrazione cittadina non solo degli obiettivi da raggiungere ma anche, ove possibile, anche alcune linee guida per il loro raggiungimento.

Sul nostro territorio è presente una consistente comunità egiziana di religione copta ( circa 3.000 persone) e una meno numerosa ma attiva comunità musulmana a prevalenza algerina ( circa 300 persone). In seguito alla recrudescenza dell’integralismo islamico e ai recenti atti terroristici di Parigi, nonché alle barbare esecuzioni perpetrate dagli esponenti dell’Isis, riteniamo necessario impegnarci affinché la convivenza tra la cittadinanza sestese e gli esponenti delle due comunità possa essere favorita dal dialogo, dall’approfondimento della reciproca conoscenza degli usi e dei costumi e dalla trasparenza da parte della comunità islamica in merito alla propria posizione ed estraneità nei riguardi dell’integralismo e del terrorismo islamico.

A tal fine si stanno individuando e organizzando iniziative, sia a livello di Partito che di Amministrazione, che possano realmente e concretamente favorire questo processo di serena e rispettosa convivenza.

A tutt’oggi si sono individuate due iniziative, per il momento allo stadio di idea da sviluppare, che saranno concretizzate e organizzate nei prossimi incontri:

  • Un dibattito aperto alla cittadinanza in cui esponenti del PD cittadino, metropolitano e regionale fanno il punto dello stato dell’arte delle varie attività politiche e legislative sul tema dell’integrazione
  • Una cerimonia pubblica in cui l’Amministrazione cittadina e i rappresentanti della comunità islamica firmano un accordo bilaterale di trasparenza e lotta al terrorismo.

Naturalmente il forum si impegna ad incontrare e confrontarsi non solo con i rappresentati delle varie comunità per stabilire un rapporto di reciproco dialogo e per proporsi come interlocutore affidabile e autorevole; ma anche con gli Amministratori, affinché il percorso sia ampiamente condiviso.

Il forum si propone anche di incontrare e confrontarsi anche con le associazioni di categoria sestesi e con i cosiddetti “corpi intermedi” al fine di “ tastare il polso” della cittadinanza in merito alla tematica dell’integrazione, ed offrire all’Amministrazione una visuale concreta e puntuale in merito alle varie problematiche ad essa connesse.

Resta inteso che tale percorso sarà condiviso anche con gli altri forum che, in maniera trasversale, si occupano delle tematiche connesse a quelle dell’integrazione (ad esempio Cultura, Scuola, Sport, Casa)

Simona Durante

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Linee guida per le politiche del territorio e dello sviluppo

Introduciamo con questo articolo il programma che il gruppo di lavoro sull’ambiente, il territorio e lo sviluppo economico cercherà di adottare e portare a compimento attraverso il suo lavoro.

Le sfide che il Partito Democratico dovrà affrontare nella costruzione della futura Conferenza Programmatica sono molteplici. Le poniamo in questo breve resoconto perché possano diventare la base della discussione che andremo a costruire nelle prossime settimane, e che ci porteranno alla Conferenza, attraverso momenti d’incontro che abbiamo definito audizioni per le quali è nostra intenzione porre delle riflessioni da cui partire.

I complessi cambiamenti, visti anche  in prospettiva,   che interessano il sistema territoriale e socio –economico del Paese e del nostro territorio, legati  anche ai mutamenti degli assetti istituzionali,  richiedono una rinnovata visione politica che permetta di governare e di interagire con le realtà economiche che nei territori potrebbero intervenire per rilanciare l’economia, riteniamo altresì che questo debba avvenire attraverso una attenzione ad un bene che riteniamo prioritario e che è il territorio. Territorio inteso come bene comune ma anche come motore di sviluppo.

Da sempre la nostra città ha contribuito in modo significativo nello sviluppo economico del nostro paese, vogliamo tornare ad essere centrali nella politica economica non solo con la nostra città ma dalla nuova istituzione che nella nostra area si è costituita la Città Metropolitana.   Ci siamo quindi posti l’obiettivo    di costruire,    per il confronto sui temi sopra definiti incontri e momenti di approfondimento con e su:   Città Metropolitana, Ruolo della Regione Lombardia e protagonisti delle dinamiche proattive del lavoro.   Riteniamo prioritario, anche partendo dalla nuova istituzione, costruire  una rinnovata visione di Governance che ci permetta  di ricercare nuovi strumenti per rilanciare i territori partendo dai punti che lo Statuto pone come centrali.

 La Città metropolitana promuove lo sviluppo economico e  sociale,    proponendosi di dare impulso a politiche pubbliche finalizzate a rafforzare le connessioni del sistema economico metropolitano con i mercati nazionali e   mondiali e a potenziare le reti di relazioni locali; promuovere l’attrazione di nuove attività economiche sul territorio metropolitano, anche individuando idonee opportunità insediative di rilevanza metropolitana; mettere a punto politiche attive del lavoro e favorire lo sviluppo del capitale umano, in quanto mezzo di promozione della crescita delle imprese, del benessere,  della coesione sociale e della attrattività del territorio.

A tal fine saranno realizzati incontri di confronto con rappresentanti istituzionali della Città Metropolitana, Regione Lombardia e gli stakeholder delle dinamiche proattive del lavoro sia si parte datoriale che sindacale.

Laura Barat – Nicola Lombardo

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Il programma del gruppo Welfare

La Commissione Welfare avrà l’obiettivo, in vista della conferenza programmatica, di aprirsi alla realtà della città, mettendosi in ascolto del nostro territorio. Mappare i bisogni e studiarne gli effetti nel futuro è fondamentale per poter elaborare delle proposte e contribuire ai processi decisionali della nostra città. Questo lavoro può essere strutturato grazie all’esperienza e al contributo dei membri del Partito Democratico ma anche grazie alle associazioni presenti sul territorio che rappresentano la città reale e il modo in cui i cittadini la vivono.

Quindi invito a partecipare a questo lavoro per permettere al PD di fare rete ed essere sentinella sul territorio con l’obiettivo migliorare la città.

Dobbiamo parlare sempre più in termini di equità ed efficienza dei servizi alla persona, per distribuire le risorse sempre più esigue in maniera corretta e attenta ai nuovi bisogni. E’ questa un’opportunità per ideare il futuro della nostra città, rilanciare il welfare locale per progettare o ri-progettare i servizi, con l’aiuto del terzo settore e con i comuni limitrofi come parte integrante di una città metropolitana attenta e in movimento.

Però bisogna essere realisti e porsi degli obiettivi raggiungibili e tangibili, pensare concretamente dove e come si può agire nello sviluppo di politiche di Welfare nella nostra città.

Il secondo tema all’interno della commissione sarà la scuola, pensare concretamente alla didattica e all’apprendimento, anche in vista dei nuovi decreti della Buona Scuola che usciranno a breve. Il tema pedagogico è centrale per poter rilanciare il futuro del Paese, è una delle sfide più importanti della politica e di tutta la società poiché è il centro e il perno nel quale lo Stato prende per mano il cittadino (in tutte le sue fasi di crescita) e gli mostra cosa significa vivere in un contesto civile e democratico chiamato Repubblica. Il nuovo cittadino comprenderà questo perché farà esperienza di condivisione, di tutela, di rispetto e di promozione, ma potrà farlo solo se le scuole sono belle, sicure, pulite e a misura di ciascuno.

Il lavoro all’interno della Commissione verrà diviso in gruppi in base alla partecipazione, il lavoro sulle due grandi tematiche (Welfare e Scuola) andrà in parallelo con una suddivisione delle energie, del tempo e dei compiti, per riuscire appunto a sviluppare obiettivi concreti.

Fare rete e capire quali siano le esigenze reali della città è fondamentale.
Il lavoro è già iniziato con il seminario del 17 Gennaio (Servizi alla Persona e Crisi Economica: Binomio (im)possibile?) che ha visto testimonianze importanti proprio per il rilancio del welfare locale. Inoltre è già stato iniziato un percorso di ascolto delle associazioni presenti sul territorio per conoscerle e invitarle ai lavori della Commissione nella prima fase.

Il lavoro da fare sarà importante, ma seminare bene oggi ci permetterà di cogliere i frutti in un domani che, seppur difficile, saprà darci una città (immersa in una realtà metropolitana) più attenta e fruibile per tutti.

Alessandro Salvadori

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PD Sesto San Giovanni

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