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Scuola e Cultura

Scuola e Cultura

Abbiamo deciso intraprendere un dialogo con la città che potesse essere il più inclusivo e aperto possibile alle esperienze del territorio ed alle più ampie sensibilità della cittadinanza.

Questo percorso si concretizza realizzazione di eventi di riflessione su temi della scuola e cultura che possano interessare le famiglie e i cittadini e che sono coerenti con gli indirizzi contenuti nel documento “Scuola e Culture” elaborato e condiviso nel Direttivo e nel Tavolo Scuola.

Lo scopo che ci siamo fissati è di produrre partecipazione, discussione, riflessioni e contributi senza preclusioni e senza giudizi.

Tutti questi eventi sono stati volutamente senza Logo del partito per escludere ogni preclusione alla partecipazione, scelta che ha trovato significativa adesione da parte degli ospiti che pur condividendo il campo, hanno espresso esigenza di aprirsi verso tutti i cittadini.

Abbiamo stabilito una “cifra” di questi incontri, che li identificasse con un filo conduttore chiaro e sempre attenti alla parità di genere.

Tre ospiti dialogano tra loro su un tema che viene proposto ai cittadini che possono offrire considerazioni e porre domande. Il tema viene inizialmente “esposto” da un ospite riconoscibile per le competenze specifiche con il quale entrano in dialogo gli altri due interlocutori dal nostro territorio  portando le esperienze e considerazioni. Intorno al loro dialogo si aprono le domande o considerazioni dei cittadini che trovano poi risposta ed elaborazione. Ogni incontro si conclude con le tre parole chiave che ciascuno si può portare a casa per ulteriore elaborato personale.

Sono stati invitati insegnanti, professori  universitari, psicologi   ,educatori sportivi, pedagogisti, genitori.

Gli incontri sono stati tutti in diretta Facebook.


  • L’esperienza teatrale per bambini e ragazzi: un linguaggio per esplorare l’io ed il noi attraverso le emozioni e l’inclusione

    25 Maggio 2021

  • Pre-adolescenti s-connessi: implicazioni scolastiche, personali e sociali del post pandemia

    12 Maggio 2021

  • Sport e socialità

    20 aprile 2021

  • Didattica in presenza e DAD

    7 aprile 2021


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Generazione Metropolitana

Generazione Metropolitana

Perché dovremmo accontentarci di vivere alla periferia di Milano, quando potremmo abitare in una delle città metropolitane più importanti d’Europa?

L’area metropolitana di Milano è l’esito dello sviluppo di una Provincia, tra le più ricche e popolose d’Italia, in cui i Comuni, separati da campagne e grandi fabbriche, si sono prima espansi e poi saldati uno con l’altro, preservando con alterne fortune le aree verdi a confine tra i loro territori, che sono diventate parchi regionali o di interesse sovracomunale.

L’area metropolitana come la vediamo ora è una assoluta novità, non ha precedenti ed è, per qualità dei suoi centri storici ed estensione dei suoi parchi, una delle conurbazioni più belle d’Europa.

La questione non è rigenerare una città che non esiste più, ma generare un nuovo urbanesimo in una città che esiste ora e non è mai esistita prima.

Le nuove generazioni nascono, per la prima volta, metropolitane.

I modelli costruiti per la città che non esiste più, sono superati e devono essere aggiornati per adeguarli a nuovi tipi di abitanti e di esigenze.


VARIANTE PGT: CAPISALDI DI OPPOSIZIONE E CONTROPROPOSTA

All’interno del tavolo tematico dell’Urbanistica abbiamo, per settimane,  letto e discusso la documentazione depositata dall’Amministrazione Comunale sulla proposta del Piano di Governo del Territorio (PGT), analizzando le varie sezioni che lo compongono:

  • Proposta di piano dei servizi: Le strategie per la città pubblica /Norme tecniche di attuazione
  • Proposta di piano delle regole: Le regole della città consolidata / Norme tecniche di attuazione
  • Proposta di documento di piano: Le strategie di piano

Da questa lettura ed analisi, accompagnati da una consulenza specializzata, è stato preparato, al termine delle riflessioni, il documento che qui viene allegato: doc


NUOVE PROSPETTIVE PER UN NUOVO URBANESIMO

Le sessioni di studio / condivisione  in corso sono suddivise in varie sezioni per l’approfondimento sui seguenti argomenti:

  • 01

    Parco diffuso

    Perché dovremmo accontentarci di vivere separati dai parchi, quando potremmo abitare in una città integrata con essi?

    Parte di un patrimonio di parchi, regionali e sovracomunali, tra i più prestigiosi al mondo, i due parchi che delimitano Sesto S.G. sono, per estensione, il quinto e il sesto parco metropolitano d’Europa.  Connettere i grandi parchi, Parco Nord Milano e Parco Media Valle Lambro, attraverso il tessuto urbano che li separa, è una prospettiva che può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello dove siano le città a collegare i parchi, non solo i parchi a collegare le città, attraverso l’uso sistematico di tutti gli spazi pubblici esistenti e le attività ad uso pubblico che si trovano lungo e dentro questa rete. Dove la realizzazione delle connessioni, l’acquisizione di nuove aree verdi, la loro sostenibile trasformazione in parchi fruibili e la loro fusione con il sistema esistente, vengano concepiti come un investimento di politica sociale per un servizio a domanda collettiva.

  • 02

    Spazi pubblici,virtù private e viceversa

    Perchè dovremmo accontentarci di vivere distratti dal destino delle aree private, quando potremmo abitare in una città concentrata sulla progettazione dello spazio pubblico?

    Per la progettazione delle aree private, le norme vigenti sono esclusivamente prescrittive quando invece dovrebbero essere soprattutto prestazionali. Per quella delle aree pubbliche, invece, queste norme sono generalmente lacunose, mai puntuali, sempre carenti di visione strategica. Ribaltare le priorità, può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello dove il progetto dello spazio pubblico valorizzi lo spazio privato, quello nel quale le persone abitano o lavorano. E viceversa, lo spazio privato così valorizzato, elevi la qualità dello spazio pubblico, quello di cui tutti sono proprietari. Infine, dove la relazione virtuosa tra pubblico e privato, moltiplicata dalle possibilità di una pianificazione sovracomunale, sia capace di sfruttate le occasioni economiche generate dal volano metropolitano.

  • 03

    Scelte partecipate per risultati condivisi

    Perché dovremmo accontentarci di vedere i cittadini spettatori delle scelte, quando potremmo abitare in una città in cui ne sono protagonisti?

    La progettazione partecipata ha la necessità di un metodo serio, finalizzato a definire, preliminarmente, gli indirizzi che staranno alla base delle scelte. Individuare questo metodo e applicarlo fino a farlo diventare prassi, facendo tesoro delle migliori pratiche, può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello dove, prima venga la definizione partecipata degli indirizzi; poi, l’elaborazione di un progetto coerente con lo scopo; infine, una realizzazione coerente con il progetto. Dove l’urbanistica superi il limite della disciplina politecnica e si apra all’indagine sociologica, all’ascolto delle persone e diventi la trama di un racconto collettivo, in cui ognuno possa riconoscere la propria storia e la propria appartenenza. Un modello dove la nuova forma diventi progetto di riforma.


  • 04

    Oltre la manutenzione, la cura

    Perché dovremmo accontentarci della manutenzione dello spazio pubblico, quando potremmo abitare in una città capace di prendersene cura?

    La manutenzione delle aree verdi e quella dello spazio pubblico costruito, sono tra le attività centrali di un Ente locale. E’ largamente inesplorata la possibilità di gestire questi servizi attraverso una collaborazione tra Amministrazioni pubbliche, capace di raggiungere convenienti economie di scala. Ed è largamente sottovalutata, negli appalti dei servizi, la maggiore produttività della qualità rispetto alla quantità, della competenza rispetto alla convenienza. L’investimento nell’eccellenza, la competitività sul mercato urbano, la collaborazione tra grandi enti pubblici e cittadini, possono consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello dove il concetto di manutenzione venga superato da quello di cura, da interpretarsi come maggiore capacità del soggetto pubblico di governare la “salute” dello spazio urbano, attraverso un investimento, economico e culturale, nella competenza, nell’intelligenza, nella cittadinanza attiva e nel senso di appartenenza.

  • 05

    La città in rete

    Perché dovremmo rassegnarci a fare lunghi spostamenti, quando potremmo abitare in una città in cui si trova tutto vicino a casa?

    Il destino di una città attraversata, da qualche decennio, da grandi flussi di traffico veicolare, si può modificare attraverso la protezione e la valorizzazione delle proprie attività pregiate, l’investimento nella delocalizzazione di funzioni metropolitane strategiche e la condivisione, con soggetti pubblici e privati, delle scelte in mobilità sostenibile. Modificare la prospettiva, da periferia che si attraversa a città che attrae e in cui ci si ferma, può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello dove sia possibile muoversi con facilità, con mezzi alternativi all’automobile attraverso reti di spazi e funzioni pubbliche. Dove le vecchie superfici residenziali e produttive, possano diventare nuovi luoghi dove abitare e lavorare, capaci di dare risposta alle esigenze di una nuova generazione metropolitana. Dove sia possibile, finalmente, pianificare lo spazio con il tempo e capitalizzare la vocazione policentrica dell’area metropolitana milanese.

  • 06

    Circolare all’interno di una economia sostenibile

    Perché dovremmo rassegnarci a smaltire rifiuti, quando potremmo abitare in una città che li utilizza per generare risorse?

    Quella sestese è una comunità, come altre, abituata da tempo a differenziare i rifiuti e a gestire sul territorio il ciclo di igiene urbana. Tuttavia, ampi sono ancora i margini di miglioramento sia quantitativo che qualitativo e largamente inesplorate sono le possibilità di costruire un patto di cittadinanza per una completa consapevolezza del tema. Perseguire l’obiettivo di una economia circolare capace di trasformare i rifiuti da problema a risorsa può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello dove ad un maggiore impegno dei cittadini corrispondano sensibili riduzioni di costo dello smaltimento e dove, a un maggior virtuosismo, corrisponda una politica di assunzione di responsabilità che abbia l’obiettivo di una prassi ecosostenibile. Un modello che persegua la riduzione della produzione dei rifiuti e l’aumento della capacità di risposta ad un problema di civile convivenza.


  • 07

    Un museo a cielo aperto

    Perché dovremmo accontentarci di essere visitatori di centri storici e musei all’aperto quando potremmo esserne gli abitanti?

    Il paesaggio del Nord Milano racchiude un patrimonio costituito da manufatti che testimoniano la storia dell’industria e del lavoro italiana, un vero e proprio museo a cielo aperto, paradigma dell’evoluzione produttiva degli ultimi 150 anni. Conservare e immaginare forme di riutilizzo di questo patrimonio può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello che consideri i grandi opifici come nuove cattedrali, i villaggi operai come nuovi quartieri residenziali, i grandi idroporti come nuovi laghi o le colline di scorie di fonderia come nuovi parchi. Un modello che fondi i tratti distintivi del proprio progetto sulla valorizzazione di un paesaggio culturale evolutivo unico al mondo.

  • 08

    Perseguire la bellezza

    Perché dovremmo rassegnarci a vivere in un una brutta periferia, quando potremmo vivere in una bella città?

    La pianificazione urbanistica di una città consolidata costituita da un tessuto urbano eterogeneo, non può prescindere da un sapiente approccio progettuale, un esercizio politecnico e sociale che deve partire dal riconoscimento e dalla valorizzazione dei luoghi, quelli che la cittadinanza considera tali. Riqualificare la città partendo dai suoi spazi pubblici strategici, può consentirci di immaginare un modello capace di generare una nuova forma dello spazio metropolitano. Un modello che consideri le piazze, quelle conosciute e quelle da riconoscere, come ambienti domestici a cielo aperto, naturale estensione delle funzioni, residenziali e non, che vi si affacciano, come valore aggiunto della proprietà privata circostante e come elemento di accrescimento del valore immobiliare. Un modello dove la bellezza si persegua attraverso la capacità di generare spazi che abbiano uno scopo e un senso, attraverso il dovere di eliminare il superfluo, attraverso l’investimento nelle funzioni eccellenti e attraverso l’attenta progettazione del confine tra spazio pubblico e spazio privato.


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Comunità di Cascina Gatti. Prima le persone!

Le famiglie degli ospiti vengono informate verbalmente della decisione presa dall’Amministrazione Comunale e contestualmente della necessità di trasferimento diretto e immediato degli utenti presso diverse strutture residenziali fuori dal territorio, che garantiscano loro la continuità sanitario-assistenziale di cui hanno bisogno.

Significa per loro essere sradicati dal nucleo vitale della piccola comunità a dimensione familiare dove hanno vissuto fin da ragazzini, con i loro compagni di sempre, nel loro territorio, vicini alle loro famiglie per finire ospiti anonimi di residenze sanitarie per disabili dove affrontare, spaesati e isolati, l’ultima fase della loro vita.

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Gruppi di lavoro

I Gruppi di discussione e di lavoro

Del PD a Sesto s. Giovanni

Lo scopo dei gruppi di lavoro del Partito Democratico è di creare reti di partecipazione tra le forze attive della città, al fine di costruire proposte che aiutino il governo del nostro territorio e rendano l’azione politica più coerente e vicina alle dinamiche sociali, economiche, culturali e ai bisogni dei sestesi.

Ciascun gruppo è studiato per concentrarsi su uno o più temi di interesse fondamentale della vita pubblica, è coordinato da uno o più iscritti e si riunisce periodicamente nelle sedi del partito ma anche in luoghi ed in questo tempo di pandemia anche attraverso le reti digitali.

I lavori dei gruppi sono aperti a tutti i cittadini, singoli o riuniti in associazione, che si sentono vicini alla missione del Partito Democratico e desiderano dare un contributo costruttivo alla politica della città.

Le riunioni dei gruppi, i loro progetti e i risultati ottenuti sono periodicamente aggiornati sul sito, in modo da rendere trasparente il percorso definizione politica del partito.


# 01 Generazione Metropolitana

Perché accontentarci di vivere alla periferia di Milano, quando potremmo abitare in una delle città metropolitane più importanti d’Europa?

 

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# 02 Benessere Sociale

Tutti i fattori del vivere comune che si uniscono in modo che i membri della società possano soddisfare i singoli bisogni fondamentali e avere livelli ottimali di qualità della vita.

 

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# 03 Lavoro & Economia

Il tessuto imprenditoriale e del commercio ha resistito alla prova Covid, per il Pd, compito della prossima amministrazione dovrà essere quello di dare prospettiva e strumenti al tessuto economico e sociale sestese per rilanciarsi in sinergia ed armonia con le trasformazioni che stanno interessando le aree dismesse.

Scopri le proposte

 

# 04 Scuola e Cultura

Per un dialogo con la città il più inclusivo e aperto possibile alle esperienze del territorio ed alle più ampie sensibilità della cittadinanza.

 

 

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# 05 Sport

Diritto allo sport che possa dialogare con il diritto all’istruzione e con quello alla salute.
Un cambio di paradigma che ricollochi, con la giusta dignità, l’insegnamento della cultura del movimento nel mondo della scuola
(con particolare attenzione alla scuola primaria) e con il diritto alla salute.

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# 06 Salute e Sanità

Anche alla luce dell’esperienza pandemica è più che mai necessario affrontare la questione medica, cioè che i medici e i cittadini, possano pronunciarsi sull’organizzazione e sui traguardi da perseguire ed ogni comunità locale possa e debba esprimere le proprie esigenze e un giudizio su come viene amministrata la propria salute.

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# 07 Multidisciplinari

 

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Consultazione

Progressisti nei contenuti, riformisti nei metodi, radicali nei comportamenti


Qui sotto il testo dei 21 punti su cui il nuovo Segretario Enrico Letta ha avviato una discussione aperta in tutti i Circoli, e che si concluderà (entro 31 marzo) con la compilazione di un apposito Vademecum.


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Ripensiamo la sanità territoriale sestese!

Sabato 18 luglio saremo al mercato di via Carlo Marx dalle ore 9:30 per incontrare i cittadini per il primo momento di confronto dal vivo dopo la pandemia. Finalmente possiamo tornare a fare politica come siamo abituati: confrontandoci con tutti i sestesi e parlando dei nostri progetti per la città.
Per questo lunedì 20 luglio alle ore 20:30 presenteremo una proposta di sanità territoriale per il quartiere Parpagliona – Cascina Gatti, vi aspettiamo in via Marx angolo Via Pace!
Una proposta per aprire un confronto e un dibattito con tutti i cittadini!

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PD Sesto San Giovanni

Partito Democartico – Sede cittadina
via Cesare da Sesto,19

20099 Sesto San Giovanni

tel. 02 22470558