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Domenica 19 aprile: il PD nelle piazze tra la gente

Non si può attuare una buona politica per la città senza ascoltare ciò che hanno da dire i cittadini. Per questo motivo domenica 19 aprile gli assessori, i consiglieri, i membri della segreteria e i membri dei direttivi dei circoli del PD incontreranno in piazza i cittadini.

I gazebo, aperti dalle 10,00 alle 12,00 saranno presenti in tre piazze cittadine.

Al gazebo in  piazza Petazzi saranno presenti l’assessore Roberta Perego e i consiglieri Bernardi e Pennasi; a quello montato in Piazza Maria Ausiliatrice saranno presenti il vice sindaco Andrea Rivolta e il consigliere Luigi Torraco; e in quello di Via Marx (volontari del sangue, adiacenze parco rurale) ci saranno l’assessore Virginia Montrasio e i consiglieri Vavassori e Romaniello.

<<Questa è un’ottima occasione per mettere la politica al servizio del cittadino, ascoltando esigenze, suggerimenti e – perché no – critiche costruttive, e dando risposte chiare. Per noi amministrare una città non significa solo adottare tutte le misure necessarie affinché la “macchina” sia efficiente, ma “metterci la faccia”, in un confronto aperto e sincero con la cittadinanza.>> Così Marco Esposito, segretario cittadino del PD, ha commentato l’iniziativa.

<<Inoltre ai gazebo verrà distribuito il numero zero del foglio informativo del PD. Si tratta di una novità, un foglio di approfondimento, con cadenza periodica, che nasce dall’esigenza di dare il nostro punto di vista e di approfondire alcune tematiche inerenti la nostra città, con uno sguardo aperto ed attento anche alle dinamiche politiche nazionali ed internazionali – prosegue Marco Esposito – . Noi domenica ci saremo e vi aspettiamo numerosi ai nostri gazebo, perché Sesto è città di tutti noi, e tutti insieme possiamo lavorare per renderla, ogni giorno di più, un bel posto in cui vivere e lavorare.>>

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Bilancio 2015: intervista all’assessore Virginia Montrasio

 

Si sta avvicinando il momento dell’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2015 e di conseguenza abbiamo intervistato l’assessore alla partita, Virginia Montrasio, affinchè aiutasse a comprendere le linee di indirizzo che hanno finora guidato la stesura del provvedimento.

Assessore, partiamo subito con una domanda di grande interesse per i sestesi. In questo bilancio aumentano le tasse?
No: l’irpef comunale rimane allo 0,6 con soglia di esenzione a 18.000€: in questo modo non la paga circa il 47% dei Sestesi. L’IMU e la TASI rimangono identiche, sia rispetto alle aliquote che alle detrazioni. Stesso discorso per gli altri tributi “minori” che rimangono ampiamente competitivi rispetto ad altre città, e per le rette e le tariffe.

E la TARI?
Anche rispetto alla TARI sono rimaste immutate le scelte politiche di costruzione del tributo: l’aumento medio del 9,7% non è certo perché è “ancorato” all’andamento del costo del servizio e quindi all’effettivo avvio del nuovo appalto dell’igiene urbana, come ampiamente illustrato durante gli innumerevoli momenti di presentazione del nuovo bando. Ovviamente se il nuovo appalto parte più tardi del previsto o c’è un ribasso d’asta, verrà fatto il conguaglio e restituita quindi ai sestesi la differenza.

È vero che questo aumento lo pagano i commercianti?
Assolutamente no! Il peso della tassa, come l’anno scorso, è diviso al 45% sulle famiglie e al 55% sulle imprese. L’eventuale aumento ricalcherà la distribuzione dei costi già decisa l’anno scorso e sulla quale nessuna forza politica ha presentato emendamenti. Del resto, ridurre la percentuale a carico dei commercianti significa aumentare la tassa alle famiglie e alle altre attività imprenditoriali.

E chi non paga?
Quest’anno si rafforza l’impegno contro la morosità: accanto alla sperimentazione con la società di recupero crediti, si costituisce uno specifico ufficio comunale dedicato. In un momento di difficoltà per tutti, ognuno deve fare la sua parte e controllare che tutti paghino il dovuto è un dovere etico prima ancora che una necessità contabile.

Anche quest’anno, quindi, un bilancio difficile. Ancora tagli dei trasferimenti?
Quest’anno i trasferimenti si sono ridotti di oltre due milioni e si è creata la situazione paradossale per cui il Comune di Sesto trasferisce risorse allo Stato centrale.

Oltre a quelle degli immobili commerciali?
Certo! Ogni anno le imprese della città versano 5,5 milioni di IMU allo Stato.

Quali sono i risparmi?
Il risparmio maggiore (500.000€) è connesso alla riorganizzazione dell’ente e si iscrive in coerenza con le scelte politiche che dal 2012 al 2014 hanno già portato ad un risparmio di oltre 1,2 milioni sulla spesa per il personale.
Altri risparmi per circa 500.000€ si ottengono con razionalizzazione delle spese, degli appalti e con l’entrata a regime di scelte fatte durante lo scorso anno, come ad esempio le scelte sulla gestione degli impianti sportivi o il regolamento sull’erogazione dei contributi economici.

Un bilancio fatto solo di risparmi?
Tutt’altro. Si investe sulla sicurezza degli edifici scolastici, sulla cura della città, sulla garanzia della qualità nella refezione scolastica.

Su cosa si punta per il futuro della città?
Il futuro della città si gioca sul suo sviluppo urbanistico ed economico. In quest’ottica l’Amministrazione punta ad interventi per attrarre investimenti e lavoro in città, ad esempio con il progetto “Vado a Sesto!”, una coraggiosa sperimentazione che permette l’azzeramento della fiscalità locale per le nuove imprese che arrivano in città; uno strumento che ci permetterà di cogliere al meglio le opportunità di Expo e l’indotto della Città della Salute. E poi sviluppo del territorio e sostenibilità ambientale ed economica, e quindi l’impegno per gli interventi per l’efficienza energetica, che porteranno a risparmi strutturali (e infatti si è ufficialmente avviato il percorso per la costruzione del nostro piano d’azione per l’energia sostenibile).

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Dialogare si può e si deve. Una serata di comunità

Per la prima volta a Sesto San Giovanni i rappresentanti delle confessioni religiose presenti sul nostro territorio si sono riuniti intorno ad uno stesso tavolo per discutere della libertà di culto.

E’ quello che è accaduto la sera del 26 marzo nella sede cittadina del PD, durante l’iniziativa intitolata “Libertà di culto: diritto o utopia?” Organizzata dal Forum sulle politiche dell’integrazione, prendendo spunto dalla recente approvazione, da parte della Regione Lombardia, della cosiddetta “ Legge anti moschee”.

Davanti ad una numerosissima platea interessata e partecipe i rappresentanti della Chiesa cattolica, di quella Valdese, Evangelica e Copta, nonché della comunità Islamica, hanno espresso la propria opinione in merito ad una legge definita unanimemente liberticida, avviando, di fatto, un percorso di confronto non solo con la cittadinanza, ma tra comunità di differente fede religiosa. Al dibattito hanno partecipato Monica Chittò, Sindaco di Sesto san Giovanni, e Sara Valmaggi, Vice Presidente del Consiglio della Regione Lombardia.

<<L’iniziativa del 26 marzo è stato solo il punto di partenza per un percorso di dialogo e confronto che il PD intende percorrere con la città di Sesto e con tutte le confessioni religiose che convivono sul territorio, cercando di superare le differenze che dividono, in nome di un comune denominatore di valori ed obiettivi. La strada è sicuramente ardua e in salita, ma il desiderio di percorrerla tutti insieme la rende una sfida affascinante che il nostro partito intende affrontare con passione ed energia >> – Con queste parole Marco Esposito, Segretario cittadino del PD, ha commentato la riuscita dell’iniziativa – << L’interesse dimostrato dai numerosi cittadini presenti – ha proseguito il Segretario Esposito – che hanno stimolato il dibattito con interventi e quesiti pertinenti e concreti, ci ha confermato che abbiamo intrapreso un giusto cammino di conoscenza e dialogo non solo CON le comunità di religione o etnia differente, ma TRA le comunità, partendo da un comune denominatore : l’essere tutti cittadini sestesi innamorati della propria città>>.

Marco Esposito

Segretario Cittadino PD Sesto San Giovanni

Simona Durante

Membro della Segreteria Cittadina PD Sesto San Giovanni e Coordinatrice del Forum sulle Politiche dell’Integrazione

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Comunicato congiunto della maggioranza

Quando politica, coraggio e lungimiranza si incontrano ciò che ne nasce non può che essere qualcosa di positivo per la città; e quando le forze di maggioranza che governano la città lavorano coese, avendo come unico obiettivo quello di dare risposte serie e concrete alle domande dei cittadini, il risultato è buona politica al servizio dell’intera cittadinanza.

Proprio in questi giorni l’Amministrazione di Sesto San Giovanni, grazie al lavoro sinergico di tutte le forze politiche che compongono la maggioranza di governo, ha definitivamente risolto l’ormai annosa questione degli spazi adibiti alla preghiera della comunità islamica, mettendo fine ad una situazione di precarietà che si ripercuoteva sull’intera cittadinanza da ormai troppo tempo.

Grazie al lavoro dell’Amministrazione la comunità islamica – che entro la fine di aprile dovrà lasciare i locali di Via Tasso attualmente adibiti al culto ed a varie attività culturali- può già da ora installare una struttura temporanea sul terreno di Via Luini, dove a breve verrà aperto il cantiere per la realizzazione del nuovo e definitivo centro islamico, senza la necessità di dover individuare un’altra sede provvisoria per il culto.

Questo, a parere di tutti noi, è un notevole passo per la garanzia della libertà di culto, che si inserisce nel variegato mosaico dei diritti civili di cui Sesto San Giovanni è già da tempo promotrice. La nostra città dimostra di essere, ancora una volta, città “accogliente” nel senso più completo del termine, ed attenta alle esigenze di tutti i suoi cittadini, cercando soluzioni che abbiano un risvolto positivo per tutti i protagonisti, senza lasciare nessuno indietro.

Registro delle coppie di fatto, testamento biologico, accoglienza ai rifugiati attraverso progetti di integrazione, garanzia del diritto di culto fanno della nostra città un punto di riferimento nell’ambito dei diritti civili ed umani. Una città di cui dobbiamo andare fieri.

I coordinatori delle forze di maggioranza

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Chi si accontenta degli slogan non è in grado di governare

Il leghista Colla cosa vuole contestare con le seguenti parole <<“Prima la nostra gente, stop all’invasione>> ?

La decisione del Comune di favorire un protocollo d’intesa tra Colce, Uniabita e Prefettura per il comodato d’uso gratuito da parte di Uniabita – e in favore della Colce – , dello stabile di quella che era la sede di CGIL-CISL-UIL Lombardia e che accoglierà, quando ve ne sarà bisogno, venticinque profughi che fuggono dalla guerra e da condizioni di povertà estrema. Sono persone che si avvarranno della domanda di status di rifugiati politici. Sicuramente al leghista Colla sfugge il significato della parola “accoglienza” che è ben diverso dalla parola “collocare”. Altrimenti si sarebbe accorto che nel Patto istituito con la Prefettura vi sarà l’impegno, per i profughi che restano in città, di mettere a disposizione gratuitamente le loro risorse per imparare l’italiano e convivere nella città e nel quartiere con forme di lavoro volontario a beneficio della comunità.

Non pago di queste dichiarazioni, Colla ha deciso di organizzare un presidio davanti alla ex sede sindacale di viale Marelli per la mattina di sabato 8 marzo u.s., ottenendo una partecipazione pressochè nulla, se si esclude la presenza di una trentina di persone chiaramente “chiamate” dalla Lega stessa. Si dimostra dunque che la “straordinaria vicinanza che la Lega sente nei confronti di tutti i cittadini” è sicuramente mal riposta, visto che gli stessi cittadini hanno preferito svolgere le tradizionali attività e commissioni del sabato in città. Chi, come dice Colla “si paga la casa con il sudore sulla fronte” sa benissimo come non perdere tempo con spot ideologici che non hanno nulla a che fare con la vita e le difficoltà quotidiane delle persone.

Alle voci fuori città si sono unite anche quelle del consigliere capogruppo di Forza Italia a Sesto Roberto Di Stefano che si spinge addirittura nella ridicola ipotesi di “Sesto San Giovanni città ostaggio della sinistra estrema”.

Sesto San Giovanni è stata invece, da sempre, città che ha accolto le persone che qui venivano a lavorare, che ha saputo crescere in un tessuto sociale ampio e pieno di differenze, che ha difeso il lavoro e le sue fabbriche durante la Resistenza e che quindi è consapevole cosa vuol dire costruire solidarietà, partecipazione, dignità e saperle conciliare con il rigore della fatica, il controllo, l’attenzione alle regole e al rispetto di tutti. Il Comune che, sia ben chiaro, non ci mette un euro, ha deciso di governare con la Prefettura questa urgenza per evitare di subire, come qualche mese fa, scelte inappropriate che avevano portato in città, un numero ben più elevato di profughi per di più coinvolgendo una cooperativa che ora è’ sotto inchiesta e il cui operato, è stato, fin dall’inizio, assolutamente discutibile e poco collaborativo con la nostra Amministrazione.

Dunque la Lega e Forza Italia si rassegnino: visti i risultati della manifestazione di sabato, i cittadini di Sesto San Giovanni danno ragione a una politica che sa preferire ciò che è meglio per la città, e ad una Amministrazione che è in grado di gestire emergenze che non dipendono dalla sua volontà, ma che, nell’ambito della sua azione di governo, deve saper affrontare nel migliore dei modi, offrendo risposte concrete.

Gli slogan, dunque, li lasciamo alla destra che sta a guardare. La sinistra governa e quindi, con responsabilità, sceglie.

Marco Esposito

Segretario cittadino

Partito Democratico – Sesto San Giovanni

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Una città solidale, nel solco della tradizione

<<La città di Sesto San Giovanni è da sempre fortemente impegnata nella lotta contro ogni forma di sopruso e di ingiustizia sociale, e ha sempre fatto proprio il valore dell’accoglienza.

Molto spesso la vita di quanti giungono nel nostro Paese per richiedere lo status di rifugiati è segnata da esperienze di dolore e violenza, e l’accoglienza non può e non deve esaurirsi nella mera messa a disposizione di un letto e di un pasto caldo.

Infatti Sesto non si è fermata qui, anzi! L’Amministrazione ha fatto piazza pulita di chi voleva speculare sulla pelle dei rifugiati, stipandoli in strutture non idonee ad ospitarli e privandoli della possibilità di vivere dignitosamente e di integrarsi con il tessuto sociale cittadino, e ha accolto il progetto di chi desidera offrire non solo ospitalità, ma anche una prospettiva di vita basata sull’integrazione e sulla conoscenza del contesto sociale e territoriale. >>

Con queste parole Marco Esposito, Segretario cittadino del PD, ha commentato il progetto di accoglienza ed integrazione che vede protagonisti l’Amministrazione cittadina, la Cooperativa “UniAbita” e la Cooperativa “Lotta contro l’Emarginazione”, presentato ieri mattina alla stampa presso la Sala Consiliare.

<< Ancora una volta la nostra città traccia le linee guida della buona politica – prosegue il Segretario Esposito – portando avanti un progetto pilota di accoglienza e integrazione assolutamente all’avanguardia, in cui il migrante viene accolto ed accompagnato in un percorso di inclusione e valorizzazione personale che non si limita solo al sostentamento dei suoi bisogni primari, ma che favorisce l’integrazione dando la possibilità ai cittadini ed agli ospiti di conoscersi e lavorare “gomito a gomito”, in un’ottica di reciproco abbattimento delle barriere culturali e dei pregiudizi.

A noi la politica piace farla così, non con le chiacchiere e gli slogan, ma con le buone pratiche.>>

Marco Esposito

Segretario cittadino

Partito Democratico – Sesto San Giovanni

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