I Centri ricreativi estivi
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TRA IL DIRE E IL FARE C’È DI MEZZO LA CATTIVA VOLONTÀ
I Centri ricreativi estivi sono un servizio socioeducativo indispensabile che riguarda centinaia di bambini e famiglie, la cui importanza diventa cruciale in un momento complesso come quello che stiamo vivendo. Sono moltissime le amministrazioni, di ogni colore politico, che durante la pandemia hanno dialogato con le proprie città facendosi trovare pronte quanto il 16 maggio il governo ha spiegato “come” si sarebbero potuti svolgere i servizi alla persona. Solamente mappando e conoscendo i bisogni dei tuoi cittadini puoi approntare delle risposte efficaci ed efficienti.
Il Comune di Sesto ha aspettato, in balia degli eventi senza essere in grado di capire quali necessità fossero mutate e quali nuovi bisogni fossero comparsi durante i mesi di lock down, queste mancanze da parte dell’amministrazione hanno comportato dei disagi e delle criticità notevoli.
L’iscrizione è rimasta aperta per soli 5 giorni, una gara di velocità, ogni famiglia doveva inoltre anticipare 30€ a figlio per ogni settimana di iscrizione senza possibilità che quei soldi ritornino in caso di rinuncia se dovessero mutare le condizioni del servizio. Chiedere in questo periodo fino a 600€ alle famiglie senza nessuna garanzia dimostra quanto lontana dalla realtà e dai cittadini sia questa giunta. L’ultima goccia a far traboccare il vaso sono gli orari di apertura, inadeguati per quelli che sono gli orari reali di lavoro.
I genitori a questo punto hanno avanzato una serie di richieste circostanziate e precise a beneficio di tutti: un acconto più basso, orari più flessibili, restituzione dell’importo versato a condizioni di iscrizione differenti; ma dal Comune tutto tace. Non viene presa nemmeno in considerazione la proposta allargare il servizio fino ai 14 anni o di utilizzare delle risorse già messe a bilancio prima della pandemia per anche il supporto educativo ai bimbi disabili… D’altra parte se il Comune nei mesi scorsi ha perso una causa per discriminazione all’assistenza dei bimbi disabili un motivo ci sarà.
Rimane poi aperta la questione dello stanziamento dei fondi messi a disposizione del Governo: 150 milioni ai diversi comuni. Che ne facciamo dei soldi se i centri comunali saranno ridotti di numero? Li useremo per quelli privati dopo aver depotenziato quelli pubblici? E se sì quali?
Oratori e società sportive, importanti presenze sul territorio che offrono il servizio da tanti anni, non riescono in totale solitudine e senza alcun aiuto a organizzarsi e fanno fatica a partire e a offrire un servizio!
Si può fare di più? Oh sì, molto di più. E non parliamo della “solita” Emilia-Romagna ma, per esempio di Monza, che ha iniziato a lavorare a fine aprile su un «piano estivo» dedicato ai bambini e ai ragazzi fino ai 14 anni dichiarando “Con l’avvio della Fase 2 una delle priorità è garantire a chi ha dei figli la possibilità di tornare al lavoro in piena tranquillità. La città deve fare sistema nell’emergenza per ripartire”. Lo stesso per Cusano Milanino e Cormano, tutti governati dal centro destra.
Questa è la dimostrazione che la questione non è ideologica, ma di sostanza.
Nuove ciclabili per una mobilità sostenibile
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Abbiamo appena iniziato la la fase 2 e dobbiamo riflettere su come gestire bene questa ripartenza. Una delle sfide più grandi che si pone davanti a noi è quella della mobilità: per motivi sanitari il trasporto pubblico sarà limitato nel suo utilizzo e né la nostra città né l’ambiente possono permettersi che decine di migliaia di auto si riversino per le strade.
Come Partito Democratico Sestese riteniamo che questo momento di crisi possa rappresentare un’occasione di svolta per modificare le modalità di trasporto, è il momento di investire in una nuova mobilità sostenibile, verde e accessibile a tutti.
Nei prossimi giorni depositeremo una richiesta di commissione per analizzare e studiare le nostre proposte, speriamo che la necessità di ripensare la mobilità venga accolta da tutte le forze politiche, e che si possa lavorare per la creazione di nuovi percorsi ciclabili a Sesto San Giovanni, rendendo la nostra città più vivibile e connessa.
Sta già diventando realtà il progetto di estensione delle ciclabili a Milano e chiediamo al Sindaco di impegnarsi nella realizzazione di tratti di connessione fra le piste ciclabili già presenti in città e quelle che verranno costruite nelle prossime settimane, con particolare attenzione al tratto in costruzione, che collegherà Sesto Marelli a San Babila.
Un progetto di mobilità alternativa che renda tutta Milano metropolitana sempre più connessa, quello che serve per superare oggi la sfida della mobilità è un progetto sovra comunale che rimanga in eredità anche una volta terminata questa crisi sanitaria.
Stiamo rinnovando il nostro sito web
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Confidiamo che la nuova versione sarà utile per comunicare più rapidamente cosa facciamo e le ultime novità che riguardano la vita cittadina.
I contenuti e la grafica saranno in progress e ne potrete osservare il cambiamento nel corso dei vostri successivi accessi al sito e cercheremo di completare il ripristino di tutti i contenuti presenti nella vecchia versione entro il mese di maggio.
Rimanete in contatto con noi su Facebook e Instagram.
25 Aprile 2019 – Per un’Italia e un’Europa ora e sempre antifasciste
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il Partito Democratico ha aderito alle iniziative proposte dall’Anpi di Sesto San Giovanni in occasione della ricorrenza del 25 aprile, per il 74esimo anniversario della vittoria delle forze democratiche unite nella Resistenza.
Fiaccolata antifascista con partenza alle 20.30 da Piazza della Resistenza. Alla fiaccolata sarà presente il Gonfalone della nostra città, medaglia d’oro della Resistenza.
L’invito per coloro che non potranno essere presenti a Sesto è di partecipare, sempre e comunque ovunque voi siate per un Italia ed un Europa antifasciste.
Lunedi 8 aprile – No alla esternalizzazione dei Nidi comunali!
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Il Partito Democratico sestese ha sempre coltivato l’idea dei nidi come di un’eccellenza educativa ed un sostegno essenziale per le famiglie; in due anni di governo la destra ha distrutto questo patrimonio, e sono i numeri a dimostrarlo: si è passati da otto nidi a gestione comunale a cinque.
Solo per una chiara volontà ideologica.
LUNEDI 8 APRILE alle ore 21 presso lo Spazio Contemporaneo C. Talamucci, in via Dante 6 sul tema dell’esternalizzazione dei Nidi comunali Tonale e Boccaccio.
Perché sia chiaro che il sindaco Roberto Di Stefano calpesta le sue stesse promesse elettorali creando una fondazione per esternalizzare i due nidi Boccaccio e Tonale