Sfide all’ordine democratico, confronto/scontro tra culture e civiltà, globalizzazione sociale ed economica.
Il mondo sembra avere accelerato i suo i ritmi di vita in modo autonomo rispetto ai tempi di noi uomini. Come fare per affrontare le sfide della post-modernità rimanendo una società aperta, inclusiva e propositiva?
Ne discutiamo con Massimo Cacciari, famoso ed influente intellettuale della sinistra italiana e Lia Quartapelle, giovane deputata della commissione Esteri.
Per la prima volta a Sesto San Giovanni i rappresentanti delle confessioni religiose presenti sul nostro territorio si sono riuniti intorno ad uno stesso tavolo per discutere della libertà di culto.
E’ quello che è accaduto la sera del 26 marzo nella sede cittadina del PD, durante l’iniziativa intitolata “Libertà di culto: diritto o utopia?” Organizzata dal Forum sulle politiche dell’integrazione, prendendo spunto dalla recente approvazione, da parte della Regione Lombardia, della cosiddetta “ Legge anti moschee”.
Davanti ad una numerosissima platea interessata e partecipe i rappresentanti della Chiesa cattolica, di quella Valdese, Evangelica e Copta, nonché della comunità Islamica, hanno espresso la propria opinione in merito ad una legge definita unanimemente liberticida, avviando, di fatto, un percorso di confronto non solo con la cittadinanza, ma tra comunità di differente fede religiosa. Al dibattito hanno partecipato Monica Chittò, Sindaco di Sesto san Giovanni, e Sara Valmaggi, Vice Presidente del Consiglio della Regione Lombardia.
<<L’iniziativa del 26 marzo è stato solo il punto di partenza per un percorso di dialogo e confronto che il PD intende percorrere con la città di Sesto e con tutte le confessioni religiose che convivono sul territorio, cercando di superare le differenze che dividono, in nome di un comune denominatore di valori ed obiettivi. La strada è sicuramente ardua e in salita, ma il desiderio di percorrerla tutti insieme la rende una sfida affascinante che il nostro partito intende affrontare con passione ed energia >> – Con queste parole Marco Esposito, Segretario cittadino del PD, ha commentato la riuscita dell’iniziativa – << L’interesse dimostrato dai numerosi cittadini presenti – ha proseguito il Segretario Esposito – che hanno stimolato il dibattito con interventi e quesiti pertinenti e concreti, ci ha confermato che abbiamo intrapreso un giusto cammino di conoscenza e dialogo non solo CON le comunità di religione o etnia differente, ma TRA le comunità, partendo da un comune denominatore : l’essere tutti cittadini sestesi innamorati della propria città>>.
Marco Esposito
Segretario Cittadino PD Sesto San Giovanni
Simona Durante
Membro della Segreteria Cittadina PD Sesto San Giovanni e Coordinatrice del Forum sulle Politiche dell’Integrazione
Continua il ciclo di incontri di Bella ciao, Milano! la kermesse dedicata al 70° anniversario della Resistenza.
In questa particolare occasione, parleremo delle azioni non violente di protesta di migliaia di cittadini che, armati solo della loro volontà, contribuirono alla lotta e alla costruzione di un senso sociale di libertà e partecipazione fondamento della futura Repubblica.
E dove discutere di una così importante eredità se non nella città simbolo di questa lotta non violenta? La nostra città, Sesto San Giovanni.
Vi aspettiamo sabato 21 marzo, alle 15,30 nella sala Carlo Talamucci della Biblioteca Civica. Via Dante 6, ovviamente Sesto S.G.
Ascolteremo e dibatteremo con:
ERCOLE ONGARO
direttore dell’Istituto lodigiano Ilsreco (Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e autore del libro Resistenza nonviolenta.
GIUSEPPE VALOTA
Presidente Aned Sesto San Giovanni
GIORGIO DE VECCHI
Coordinatore Didattica Fondazione Isec (Fondazione Istituto per la storia dell’età contemporanea).
On. ERNESTO PREZIOSI
Dirigente e Docente universitario, deputato del Partito Democratico dal 2013
Modera MARI PAGANI, segreteria cittadina PD
Reading teatrale “Testimonianze Resistenti” a cura dell’attrice FRANCESCA CONTINI
Quando politica, coraggio e lungimiranza si incontrano ciò che ne nasce non può che essere qualcosa di positivo per la città; e quando le forze di maggioranza che governano la città lavorano coese, avendo come unico obiettivo quello di dare risposte serie e concrete alle domande dei cittadini, il risultato è buona politica al servizio dell’intera cittadinanza.
Proprio in questi giorni l’Amministrazione di Sesto San Giovanni, grazie al lavoro sinergico di tutte le forze politiche che compongono la maggioranza di governo, ha definitivamente risolto l’ormai annosa questione degli spazi adibiti alla preghiera della comunità islamica, mettendo fine ad una situazione di precarietà che si ripercuoteva sull’intera cittadinanza da ormai troppo tempo.
Grazie al lavoro dell’Amministrazione la comunità islamica – che entro la fine di aprile dovrà lasciare i locali di Via Tasso attualmente adibiti al culto ed a varie attività culturali- può già da ora installare una struttura temporanea sul terreno di Via Luini, dove a breve verrà aperto il cantiere per la realizzazione del nuovo e definitivo centro islamico, senza la necessità di dover individuare un’altra sede provvisoria per il culto.
Questo, a parere di tutti noi, è un notevole passo per la garanzia della libertà di culto, che si inserisce nel variegato mosaico dei diritti civili di cui Sesto San Giovanni è già da tempo promotrice. La nostra città dimostra di essere, ancora una volta, città “accogliente” nel senso più completo del termine, ed attenta alle esigenze di tutti i suoi cittadini, cercando soluzioni che abbiano un risvolto positivo per tutti i protagonisti, senza lasciare nessuno indietro.
Registro delle coppie di fatto, testamento biologico, accoglienza ai rifugiati attraverso progetti di integrazione, garanzia del diritto di culto fanno della nostra città un punto di riferimento nell’ambito dei diritti civili ed umani. Una città di cui dobbiamo andare fieri.
Il leghista Colla cosa vuole contestare con le seguenti parole <<“Prima la nostra gente, stop all’invasione>> ?
La decisione del Comune di favorire un protocollo d’intesa tra Colce, Uniabita e Prefettura per il comodato d’uso gratuito da parte di Uniabita – e in favore della Colce – , dello stabile di quella che era la sede di CGIL-CISL-UIL Lombardia e che accoglierà, quando ve ne sarà bisogno, venticinque profughi che fuggono dalla guerra e da condizioni di povertà estrema. Sono persone che si avvarranno della domanda di status di rifugiati politici. Sicuramente al leghista Colla sfugge il significato della parola “accoglienza” che è ben diverso dalla parola “collocare”. Altrimenti si sarebbe accorto che nel Patto istituito con la Prefettura vi sarà l’impegno, per i profughi che restano in città, di mettere a disposizione gratuitamente le loro risorse per imparare l’italiano e convivere nella città e nel quartiere con forme di lavoro volontario a beneficio della comunità.
Non pago di queste dichiarazioni, Colla ha deciso di organizzare un presidio davanti alla ex sede sindacale di viale Marelli per la mattina di sabato 8 marzo u.s., ottenendo una partecipazione pressochè nulla, se si esclude la presenza di una trentina di persone chiaramente “chiamate” dalla Lega stessa. Si dimostra dunque che la “straordinaria vicinanza che la Lega sente nei confronti di tutti i cittadini” è sicuramente mal riposta, visto che gli stessi cittadini hanno preferito svolgere le tradizionali attività e commissioni del sabato in città. Chi, come dice Colla “si paga la casa con il sudore sulla fronte” sa benissimo come non perdere tempo con spot ideologici che non hanno nulla a che fare con la vita e le difficoltà quotidiane delle persone.
Alle voci fuori città si sono unite anche quelle del consigliere capogruppo di Forza Italia a Sesto Roberto Di Stefano che si spinge addirittura nella ridicola ipotesi di “Sesto San Giovanni città ostaggio della sinistra estrema”.
Sesto San Giovanni è stata invece, da sempre, città che ha accolto le persone che qui venivano a lavorare, che ha saputo crescere in un tessuto sociale ampio e pieno di differenze, che ha difeso il lavoro e le sue fabbriche durante la Resistenza e che quindi è consapevole cosa vuol dire costruire solidarietà, partecipazione, dignità e saperle conciliare con il rigore della fatica, il controllo, l’attenzione alle regole e al rispetto di tutti. Il Comune che, sia ben chiaro, non ci mette un euro, ha deciso di governare con la Prefettura questa urgenza per evitare di subire, come qualche mese fa, scelte inappropriate che avevano portato in città, un numero ben più elevato di profughi per di più coinvolgendo una cooperativa che ora è’ sotto inchiesta e il cui operato, è stato, fin dall’inizio, assolutamente discutibile e poco collaborativo con la nostra Amministrazione.
Dunque la Lega e Forza Italia si rassegnino: visti i risultati della manifestazione di sabato, i cittadini di Sesto San Giovanni danno ragione a una politica che sa preferire ciò che è meglio per la città, e ad una Amministrazione che è in grado di gestire emergenze che non dipendono dalla sua volontà, ma che, nell’ambito della sua azione di governo, deve saper affrontare nel migliore dei modi, offrendo risposte concrete.
Gli slogan, dunque, li lasciamo alla destra che sta a guardare. La sinistra governa e quindi, con responsabilità, sceglie.
Marco Esposito
Segretario cittadino
Partito Democratico – Sesto San Giovanni
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PD Sesto San Giovanni
Partito Democartico – Sede cittadina
via Cesare da Sesto,19
20099 Sesto San Giovanni
tel. 02 22470558
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