Sesto – Roma: andata e ritorno
Venerdì 6 febbraio, nella sede cittadina del PD, abbiamo incontrato Lia Quartapelle ed Emanuele Fiano, due deputati di punta provenienti dall’aera milanese.
L’incontro, studiato per avere un momento di confronto “glocal”, è servito per fare il punto sulle riforme istituzionali in atto e sulla complessa situazione internazionale in cui l’Italia si troverà ad operare, assieme all’Unione Europea, nei prossimi mesi e anni.
Nel suo intervento introduttivo ed anche durante il dibattito, Lia Quartapelle ha posto le basi per una maggiore coscienza realista del panorama internazionale. I molti processi di democratizzazione, soprattutto quelli del mondo arabo, non andati a buon fine negli ultimi anni ci devono far riflettere sul tema dell’intervento occidentale in modo più ampio. Non si tratta solo di pacificare, anche con l’ausilio militare dove necessario, quei territori, quanto piuttosto entrare attivamente in programmi di scambio economico – politico – culturali condizionati alla progressiva democratizzazione dell’area. L’Italia e l’Unione Europea devono saper attivamente rispondere a una domanda di democrazia in modo sì reattivo ma anche flessibile e soprattutto non avere più paura di impegnarsi in prima persona.
Emanuele Fiano è invece sceso nel dettaglio della situazione italiana, pur sottolineando il fatto che ormai i processi globali entrano di fatto prepotentemente nella definizione dell’agenda politica dei singoli Paesi. La riforma della legge elettorale va avanti ed è per forza di cose da agganciare alla riforma istituzionale del Senato. Nei mesi precedenti si è cercato di arrivare una sintesi condivisa dalle forze politiche ma che fosse ben bilanciata secondo criteri di efficienza e con riguardo alla rappresentanza delle regioni.
La riforma del mercato del lavoro è servita per dare un impulso alle assunzioni, soprattutto per le fasce d’età più giovani e adesso dovrà essere completata dall’attuazione di un sistema più dinamico di ammortizzatori sociali e da una politica attiva per la formazione continua. Quest’ultima, non è centralizzata come si è letto sui mezzi id informazione negli ultimi tempi, ma si struttura attorno a dei principi ordinatori comuni a livello nazionale per poi scendere nei dettagli con competenze specifiche lasciate agli enti locali. Questo aspetto è sicuramente da migliorare e perfezionare.
Fiano ha poi sottolineato il grande impulso del segretario e presidente Renzi, che agisce con una visione di lungo periodo alla ricerca di una strategia complessiva che metta in condizione l’Italia di essere competitiva, una visione molto forte e veloce come mai in passato era accaduto.